adam smith non e’ morto
nell’eterna guerra dei ricchi contro i poveri perderemo
distruggendolo
l’intero nostro mondo.
prima sara’ la barbarie
e all’ingiustizia seguira’ il male
nell’eterna guerra dei ricchi contro i poveri perderemo
distruggendolo
l’intero nostro mondo.
prima sara’ la barbarie
e all’ingiustizia seguira’ il male
ora comando io
faccio quello che voglio
anche se non ti piace
anche se non e’ giusto
ora comando io
e se tu ti ribelli
son pronti i manganelli
per farti ragionar
e se con il bastone
non tovi la ragione
certo l’incontrerai
quando morto sarai
(viva viva i miei amici
che non mi hanno denunciato,
doni doni ai miei amici
che per me hanno taciuto)
morirai
anche tu
come tutti noi
e nessuno scordera’
il bene che hai fatto mai
sotto il viso vedo gia’
il teschio che sarai
manca poco e tu lo sai
mo ri rai
in questo periodo sono due le parole
che sento ripetere
che sono costretta a leggere, pure sulla stampa
preferita :
eccellenza e innovazione.
dire che mi suscitano fastidio e’ un eufemismo: mi fanno semplicemente
vomitare.
ecco il cavaliere sul suo cavallo arancione
le mostrine della vita incise sul suo viso
combatte la sua battaglia contro la mia natura insidiosa
ecco il cavaliere sul suo cavallo arancione
alza lo scudo splendente fuso con orgogliosa indipendenza
per difendersi dal mio occhio inquieto
ecco il cavaliere sul suo cavallo arancione
il colore della rinuncia
il cavaliere errante (e solitario?)
non ha paura di niente
indomito difende il suo spazio vitale
contro una maldestra zanzara