Ott
29
2015
Amato mio non temere,
non siamo sotto un incantesimo,
prendi le mie mani e intrecciale alle tue vene.
A questo Trattenuto non alzare gli argini,
era sceso nella risorgiva dei cuori,
straripato senza avvisare, non ci fu un letto,
un prato o un lago per accoglierlo,
tornò nelle tenebre consolanti
a smaltire la sua sbornia di pena.
Ora non puoi lasciarmi
non più
l’esercito dei nostri no è arreso prima della lotta,
in pensione a dissodare terra
come un fortunato oplita.